Immagine
COMUNICAZIONE IMPORTANTE

Per accedere al forum in maniera completa É NECESSARIO EFFETTUARE NUOVAMENTE L'ISCRIZIONE
Per motivi di sicurezza il vostro primo messaggio dovrà essere approvato quindi attendete che venga fatto prima di inserirne altri
Grazie per la comprensione

Pulizia e nutrimento del Teak

Tutorial sui lavori con vetroresina e legno su carene ed in genere . Costruzione di accessori in vetroresina e legno , plancette , consolle , panche , gavoni ecc
Rispondi
brutale
Abituale
Abituale
Messaggi: 86
Iscritto il: 11 luglio 2023, 11:02
Gommone o barca: Novamares Xtreme 25
Motore: Mercury V8 300 4.6L

Pulizia e nutrimento del Teak

Messaggio da brutale »

Cari amici, chiunque abbia del Teak a bordo sa benissimo che la combo mare/salsedine/sole dopo un certo numero di ore di esposizione fa perdere quel bel colore vivo rendendo il legno chiaro e " disidratato ".

Sul web è pieno di guide e prodotti ma, purtroppo, non tutto è veritiero ed i risultati alle volte sono tutt'altro che soddisfacenti.

Prima di ricorrere al carteggio del Teak, vorrei chiedervi, se siete a conoscenza di eventuali tecniche / procedure da seguire che possano dare risultati " degni " per quanto riguarda:

1)pulizia ordinaria del teak da eseguire prima ed a fine stagione; cosa e come usarli;
2)prodotti (marca e modello) di olii o sostanze oleose che diano " nutrimento " al legno impregnandosi al suo interno e che NON siano dannosi per le fughe nere in pece;
3)varie ed eventuali.

Grazie anticipatamente a chiunque parteciperà alla discussione ok ok
Ultima modifica di brutale il 6 dicembre 2023, 11:39, modificato 1 volta in totale.
brutale
Abituale
Abituale
Messaggi: 86
Iscritto il: 11 luglio 2023, 11:02
Gommone o barca: Novamares Xtreme 25
Motore: Mercury V8 300 4.6L

Re: Pulizia e nutrimento del Teak

Messaggio da brutale »

su questo argomento nessuno che si " sbottona " ??

Possibile non ci siano consigli / procedure " segrete " da seguire o che siate a conoscenza ?

Grazie
Uauaton V
Abituale
Abituale
Messaggi: 220
Iscritto il: 18 giugno 2023, 21:21
Gommone o barca: CAB Silverado 9
Motore: Yamaha 350
Contatta:

Re: Pulizia e nutrimento del Teak

Messaggio da Uauaton V »

brutale ha scritto: 6 dicembre 2023, 11:38 su questo argomento nessuno che si " sbottona " ??

Possibile non ci siano consigli / procedure " segrete " da seguire o che siate a conoscenza ?

Grazie
in verità oggigiorno io sconsiglierei di usare Teak :rofl:
la mia esperienza con questo materiale è stata disastrosa
facendo immersioni in mari caldi ben so quanto è doloroso camminare su tale pavimentazione per via del calore che trasmette da asciutto e quanto è pericoloso camminarci appena bagnato
la prima volta sulla pavimentazione per colpa di un cattivo consiglio applicai un prodotto che aggredi pure le righe nere, rilasciavano il colore nero se ci si sedeva sopra cosi poi ci si alzava con le righe nel c....o :rofl:
la seconda volta quasi mi ustiono, al che ho detto basta cosi non si può continuare e tornato a casa in CAB capirono che sono matto perchè presi lo scalpello e incisi il pavimento per far capire che non scherzavo ( il pavimento era nuovo appena rifatto durante l'inverno ) questa la mia esperienza pertanto il mio consiglio è passa al sintetico che te lo scordi ok
brutale
Abituale
Abituale
Messaggi: 86
Iscritto il: 11 luglio 2023, 11:02
Gommone o barca: Novamares Xtreme 25
Motore: Mercury V8 300 4.6L

Re: Pulizia e nutrimento del Teak

Messaggio da brutale »

Innanzitutto grazie e devo dire che hai avuto veramente una pessima esperienza.
Il mio teak è ancora in ottime condizioni (dopo 3 stagioni) ed il mio é solo un modo per poterlo conservare / trattare al meglio.

Poi, quando si rovinerà e sarà anche brutto alla vista allora valuterò la possibilità di sostituirlo con il sintetico ma, ad occhio, il sintetico (a prescindere dal prezzo) NON mi piace per niente.

Si vede che è " finto" (pure se si sceglie quello più costoso...)

Comunque grazie per aver condiviso la tua esperienza ;)
lucamad
Utente Registrato
Utente Registrato
Messaggi: 19
Iscritto il: 15 luglio 2023, 11:48
Gommone o barca: Zar

Re: Pulizia e nutrimento del Teak

Messaggio da lucamad »

E un argomento abbastanza complesso perché ci sono prodotti di origine naturale utilizzati nella tradizione basati essenzialmente su miscele di oli siccativi e/o resine/cere poi un vasta gamma di prodotti sintetici.
Gli stessi prodotti possono poi avere impieghi diversi in base al solvente impiegato, passando da impregnati a vernici cioè a prodotti che creano un film sulla superficie trattata.
I prodotti di origine naturale hanno tutti il difetto di soffrire di alterazioni cromatiche dovute essenzialmente a fenomeni di ossidazione accellerati dall'esposizione alla luce solare.
Il legno è una struttura porosa, se io inserisco nel legno una resina fino a saturarlo completamente, cosa però non facilissima, il legno tenderà ad assumere le caratteristiche della resina.
I prodotti impregnanti con la minore dimensione molecolare e la minore tensione superficiale del solvente saranno quelli che penetreranno meglio all'interno del legno, da evitare quindi quelli all'acqua.

Andando sul pratico, sceglierei una resina sintetica pura diluita in un solvente dal tempo di evaporazione relativamente lento da applicare in mani successive prima della completa asciugatura della mano precedente come ad esempio del Paraloid B67 diluito in acetato di etile, si tratta di una resina che rimane trasparente anche se esposta agli UV .
Se invece si vuole impiegare un prodotto commerciale si può seguire qaunto scritto su Nautica.it dove in sostanza impregnano con una resina oleo/alchidica anche se la parte "oleo" , che olio ? , mi preoccuperebbe un pò.
Non ha molto senso a mio parere poi applicare una vernice finale, piuttosto insistere con l'impregnate magari con delle mani applicate a distanza di tempo.
Abbiamo dovuto però, a questo punto, scegliere il prodotto con cui proteggere il nostro prezioso legno. Flatting e vernici mono e bicomponenti si sprecano sul mercato e danno, in genere, grandi risultati estetici. Il problema è che la vernice, per quanto buona, non dura molto nel tempo e se si vuole mantenere sempre un buon livello di bellezza e protezione del legno, va rinnovata almeno una volta l’anno.

Ma, come abbiamo ormai capito, non è tanto il verniciare che costa fatica quanto il preparare la superficie, e cioè sverniciare e carteggiare. Le vernici infatti creano una pellicola che, sotto l’attacco delle intemperie e dei raggi del sole, a un certo punto si crepa e comincia a sfogliarsi e a staccarsi, lasciando a nudo il legno. Anche su consiglio di esperti falegnami del settore abbiamo perciò deciso di usare un “impregnante”, prodotto meno brillante delle vernici ma che garantisce risultati estetici ugualmente apprezzabili, assicura una protezione efficace e, soprattutto, quando presenta segni di decadimento è più facilmente rinnovabile: una leggera carteggiata e si può tranquillamente sovraverniciare con una o due mani.

Il prodotto da noi scelto si chiama “Xilocroma”, della ditta Dollmar e C.; ma, come per le vernici, esiste una vastissima gamma di impregnanti per il legno. Lo Xilocroma è a legante oleo-alchidico, semilucido e rende da 8 a 12 metri quadrati per litro, a seconda dell’assorbimento del legno. Non deve essere diluito ed è molto facile da applicare, non essendo delicato e appiccicoso come le vernici. Alla fine, comunque, avremo chiuso il ciclo di pitturazione con una mano di vernice, sufficiente per aggiungere brillantezza ma facile poi da rimuovere al momento di ridipingere il legno.

Abbiamo deciso di stendere sei mani di impregnante e una di vernice su tutte le superfici in mogano della coperta; meno faticoso di carteggiare ma altrettanto “Zen”.
Gemini 750
Messaggi: 1
Iscritto il: 20 giugno 2023, 5:37

Re: Pulizia e nutrimento del Teak

Messaggio da Gemini 750 »

Io utilizzo Teak Wonder Cleaner per le pulizie di inizio e fine stagione e trovo questo prodotto estremamente valido: elimina lo sporco accumulato e restituisce al legno il suo colore originale.
Non ho mai aggiunto un protettivo e, nonostante la mia barca stia all’ormeggio tutto l’anno, dopo il trattamento il teak ritorna al suo naturale splendore!
Sui miei precedenti due gommoni ho avuto teak sintetico (prima con comenti neri, poi con comenti bianchi sperando di mitigarne l’effetto ‘griglia per salsicce’) e l’ho detestato dal primo all’ultimo giorno per quanto scaldava: il teak scalda anch’esso, ma rimane calpestabile senza rischio di ustioni e, se ben curato, è pur sempre un complemento prezioso della coperta.
Rispondi

Torna a “Vetroresina/Carena”